Slow Food Day entusiasmante!

slowfood | Documenti | Giu 21, 2011| No Comments »

Dallo Slow Food Day un’associazione militante. video Roberto Burdese>>>
Il presidente di Slow Food Italia Roberto Burdese traccia un bilancio della giornata di festa del 18 giugno e dei 25 anni di storia dell’associazione.

Daniele Buttignol
Una giornata entusiasmante. Questa è sicuramente la prima e più importante considerazione che mi viene da fare pensando allo
Slow Food Day di sabato scorso.
Il risultato più bello, per una festa, è quello di ricevere tanti auguri, di avere intorno tanti amici, di divertirsi chiacchierando, ballando, mangiando in compagnia.
Ecco, tutto questo è stata la festa per i 25 anni della nostra associazione.Una festa che ha visto il coinvolgimento di oltre 3.000 volontari che da Nord a Sud, in tutte le Condotte, sono scesi nelle strade e nelle piazze con tanto impegno e tanta passione per sottolineare e raccontare il cammino che ha fatto la chiocciola in questi anni.
Circa 1.500, da una prima stima, i produttori coinvolti. Sono agricoltori, pescatori, artigiani, che nei diversi territori rappresentano un modello di produzione che riteniamo sia fondamentale per il nostro futuro, perché si possa realizzare una grande rivoluzione, partendo dal cibo.
Per questo il nodo centrale della festa è stata proprio la piccola agricoltura di prossimità, presente non solo negli stand e nelle degustazioni (oltre 100 i laboratori del gusto organizzati), ma anche negli approfondimenti, attraverso l’organizzazione di convegni e tavole rotonde sulle tematiche care a Slow Food: dalla tutela della biodiversità, all’educazione al gusto, alla difesa del paesaggio, alla lotta agli sprechi.Questa festa segna un altro importante passo verso una Associazione aperta, capace di costruire reti di relazioni, che partono dalla passione delle persone coinvolte. Proprio per sottolineare l’importanza delle relazioni, e l’importanza del “rimanere in contatto”, abbiamo collaborato con il progetto “1.000 comuni” di Vodafone.

Insomma, un appuntamento sicuramente da ripetere; il grande numero di persone coinvolte, che si sono avvicinate ai banchi di Slow Food, sottolineano l’attenzione della società verso queste tematiche. Sempre più è sentita la necessità di essere veramente co-produttore, di poter incidere, attraverso scelte individuali, nei processi di produzione, distribuzione e consumo del cibo. Insomma, la volontà chiara di sporcarsi le mani di quella terra che ci ha generato. Il tutto condito da una buona dose di piacere, convivialità e allegria.
Daniele Buttignol
Segretario Nazionale Slow Food Italia

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